giovedì 30 gennaio 2014

Cadere

La fune si è spezzata, 
irrimediabilmente cado!
Scivolo, scendo, volteggio,
precipito, mi rigiro nel vuoto.
Le vertigini lasciano spazio al vuoto che mi avvolge
Le immagini si susseguono, 
i ricordi fluiscono, 
rallentano ma non trattengono.
Non capisco, esco dal mio corpo
vedo il fondo,
veloce si avvicina.
Cado!  
Ancora, velocemente, nudo nel vuoto sciolto da vincoli, sprofondo.
Sospeso,
in un attimo vinco le forze gravitazionali, rallento.
Adesso i volti sono reali,
li vedo, posso toccarli, sentirne il calore, il profumo.
Il magnetismo del tuo richiamo mi attrae, mi trattiene,
mi ritrovo nel calore del tuo abbraccio,
del tuo volto, dei tuoi occhi che mi cercano.
Adesso,  trepidante
sono qui in attesa di ricominciare!

Nessun commento:

Posta un commento