mercoledì 26 febbraio 2014

Ho bisogno di perdermi

Cercami tra le pagine di un libro,
guardami nel riflesso sul vetro
osservami nelle pozze d'acqua.

In quel cielo caduto
puoi trovare l'ultima nuvola
come velo sul mio sorriso.

Non posso più aspettare,
pensami quando sorseggi il caffè,
quello che lontano nel tempo
aspetta d'esser gustato, 
e perdermi ancora una volta, 
un'ultima volta 
nel solco delle tue labbra.

Ho bisogno di perdermi
nella tua tempesta
tu fulmine del mio tuono
elettricità sentimentale.

Troviamo un angolo
vicino al greto del fiume tra le canne
lasciamo che le acque fresche 
plachino la nostra febbre
nel vivere il nostro amore selvaggio.

martedì 25 febbraio 2014

La pazienza

Tele di seta  
tra una foglia e un filo d’erba
raccolgono rivelandosi con gocce di cristallo
decori di luce riflessa
tenui fasci di arcobaleni sfumano sullo sfondo.

Qui alberga la pazienza
virtù dell’attesa,
di attimi sospesi tra vette di piacere,
effimere trappole del tempo.

Non sono ragno che attende la preda
ma anima che si nutre di tempo 
nei giorni frenetici ma vuoti di spirito.

Anima che piange persa nei ricordi
ricordi che magnificano la tenue luce del futuro
per capire, aspettare e scrivere le parole della mia vita.

lunedì 24 febbraio 2014

Autunno nel parco


Il fruscio dei passi in armonia
con il fremere delle ultime foglie
accompagniano i pensieri
lo sguardo verso l’alto e il cuore in viaggio

Rami canuti si flettono come mani che solleticano,
scavano tra le nuvole alla ricerca del sorriso,
lasciano le foglie nel volteggio verso il suolo
pennellate di sfumature uniche
incrociano i raggi e destano l’attenzione

I tronchi si susseguono
il manto verde ai loro piedi avanza e risale,
famiglie con cappelli di ogni misura
si affacciano nel fogliame inerme.

Orecchie deformi posticcie
nuove vite di tronchi trapassati
in ascolto dei rari cinguettii

L’odore del fermento si diffonde
caratterizza il luogo nella stagione
triste delle cadute, del trapasso, 
nel ritorno al ventre fertile.

Frammenti di cielo riflesso caduti per strada,
ciuffi verdi da cornice ne indicano il transito
a lato il nuovo già cresce in file
piccoli pennacchi verdi portano perle di cristallo 
scrigni di luce iridea

Il passo si affretta le ombre scendono veloci
fotogrammi sul finire del giorno
diffuse tonalità giallo- arancione
accompagnano il ritorno

sabato 22 febbraio 2014

Il nostro amore

L’amore, 
nato in una notte di stelle
assistito da una luna lontana e luminosa.

Il cuore sussulta ancora adesso,  
e i ricordi esplodono.

La primavera inizia calda,
lei nascosta sotto un velo celeste
ispira, seduce,
accende l’ardore nel suo cuore
colmo di passione,
lui amante non ancora amato.

Ti bacio, mi baci, m’innamoro, t’inseguo
le tue labbra le porto via,
il tuo profumo mi culla tutta la notte.

Quando assaggiai le tue fragole
la passione mi rapì e non mi lascio più.

Lentamente con intensità giunse una sera,
una magnifica sera di maggio
quando le nostre mani si unirono

le anime lo erano già, 
e rimasero unite,
come adesso legate per sempre.

giovedì 20 febbraio 2014

Quante storie hanno ascoltato...

Il mare,
l’altra metà del cielo azzurro.
Onde come nuvole si susseguono in modo perpetuo,
a volte cavalloni impetuosi 
altre volte placidi mormorii.

Il vento spesso le usa donandogli impeto
la luna invece ignara ne regola le maree.

Sassi, conchiglie e sabbia inermi sulla riva ne accolgono la forza,
o le dolci carezze spumeggianti.
I sassi siano essi grandi o piccoli
rotolano narrando gesta eroiche
di semplici marinai malinconici.

Quante storie hanno ascoltato
e quanti passi hanno accolto.
A volte accoglienti verso portatori di civiltà,
altre volte solo freddo giaciglio di inermi corpi,
giunti troppo tardi,
quando ormai la vita aveva smesso di viaggiare
e l’urlo del loro dolore annegato con la speranza.

Sassi, conchiglie e sabbia sulla riva,
testimoni e custodi di storie di partenze e di arrivi,
varco d’accoglienza per barche e popoli migranti,
in un paese di migranti ormai immèmori.

mercoledì 19 febbraio 2014

Capo Vaticano















l'oracolo 
scrisse il futuro
sulla sabbia,
poi 
venne l'onda 
e lo sciolse
con carezze
di schiuma.
Lo raccontò 
al vento 
e le nuvole
lo portarono via 

martedì 18 febbraio 2014

Attese

Scorrono coppie di luci prima bianche poi rosse
filano via verso il prossimo incrocio portandosi via i pensieri.

Nel crepuscolo del giorno nuvole plumbee dense di pioggia coprono il cielo,
neanche uno squarcio nemmeno per una stella.

Un uomo si appresta a raccogliere le ultime foglie
 un refolo dispettoso le disperde
essenze colorate danzano sull’asfalto.

Non trovo ristoro pensando al prima,
non placo l’ansia del presente, fermo respiro,
inspiro l’aria che porta il domani,
le occasioni svanite sono dimenticate nei solchi cerebrali.

Altre emozioni ci attendono, spingono, bussano vogliono entrare,
ascoltami sussurra il domani.

Una persona affretta il passo, singolari sguardi scrutano.
Da quanto, cosa e soprattutto fino a quando aspetterà.
Cagnolini in compagnia per strada lasciano traccie.
Momenti di ignari sguardi s’incrociano, vite osservate, ma non guardate,
che faccia ha l’attesa!

Le domande svaniscono sciolte dal suono metallico
il cancello si apre l’attesa finisce,
il profumo corre e mi avvolge
assaporo il tuo fascino nel fremito dell’abbraccio tra un bacio ed un sorriso
andiamo la vita aspetta viviamola senza limiti.

lunedì 17 febbraio 2014

La valle dei ricordi

Tutte le volte che sogno di te
mi ricordo la mia campagna quella dell’infanzia
quella che mi porto dentro,
quando nei suoi profumi perdevo i giorni,
nella sua polvere correvo nel sole, con la terra sulla pelle.

Nella valle trovavo le ore segnate dalle ombre
e lasciavo scorrere le mie canzoni nell’eco.
Sotto la sua ombra cullavo i miei desideri
giocando con la sabbia e leggendo le avventure dei  fossili
La solitudine svaniva nel fischio dei merli,  
nel canto graffiante delle cornacchie,
nel battito delle ali che celavano le nuvole.  

Se avessi ascoltato il tuo silenzio
mi sarei svegliato correndo ad inseguire i ricordi sfumati.
Ma del futuro non ho capito il segreto
ho solo inseguito un sogno e,
in quel sogno mi sono svegliato stanco e sudato
senza potermi fermare.

Adesso, continuo a camminare ma non sono più solo
sotto la tua luce i miei passi hanno finalmente trovato la loro strada.

domenica 16 febbraio 2014

I colori dell'ultima campagna

Il grigio, il bianco, nell’aria volteggiano i leggeri cristalli, 
rendono frizzante il respiro in quest’angolo  sospeso.
Dove sono, adesso.
Oramai solo lontani ricordi.
Ora  il giallo riempie gli spazi tra i tronchi.
Il picchio scandisce il tempo ,
poi silenzio fino al prossimo cinguettio.

Nel susseguirsi dei giorni arriviamo
in campi ammantati di giallo fino all’orizzonte
diffondono fragranze primaverili
e suscitano emozioni che spezzano trame profonde.

Il giallo lascia il posto al bianco,
prima quà poi là infine diffuso su tutta la chioma.
I profumi sempre più delicati si avvicendano
con altrettante intensità.

Domani, al verde si aggiunge il grigio argento delle spighe,
impreziosite con petali rossi,  uno, due, poi cento, fino a mille.
Lì proprio in mezzo
spuntano alcuni puntini blu,
insieme al bianco compongono un quadro mutevole.

Le messi dorate si distendono sotto il soffio del vento,
sparse sfumature di rosso, danno nutrimento alle leggere farfalle,
e riparo ai grilli nel loro concerto d’estate.

sabato 15 febbraio 2014

Frammenti di vita
















Le tortorelle volano leggere incontro al nuovo giorno
si posano sulla quercia solitaria che pensierosa osserva
accogliente l’arrivo dei caldi raggi solari

Il rombo dei motori lontani squarciano la quiete
il canto rotondo di ignari uccelli,
Il richiamo vezzoso del gatto,
l’annuncio allegro delle galline
tutti sommersi  nel  rumore fuggono.

Il venditore bandisce la sua merce in attesa delle comari
Le finestre si aprono i saluti riempiono gli angoli la vita comincia a scorrere
La via si anima, i ninni guizzano tra le rughe immagini di ricordi ormai sbiaditi
Il fresco gorgoglio dell’acqua disseta il verde negli orti e i colori dei millefiori

Frammenti di vita di allora un adesso che non c’è più,
di quando non bastava
perchè sognante di immense libertà

Solo le campane ora come allora,
diffondono anelli sonori  incuranti del tempo.

Quanto costa la felicità?
Il semplice soffio delle ali di farfalle basterà a nutrire i miei sogni?

Intanto  il tempo,  appoggiato sulle roccia aspetta  che le mani esitanti ne afferrino la coda.

venerdì 14 febbraio 2014

Sfumature azzurre



In quel punto il cielo si scioglie e
la terra si macchia con tenue sfumature azzurre.

La cicoria nel pieno della sua bellezza
sorride al sole aprendo i petali seghettati ancora per qualche istante.

Le nuvole ricciolute scivolano via mutevoli,
e il mattino fresco di rugiada riflette,
foglie imperlate di brillanti.

Leggere farfalle cercano, si posano e poi distendono le ali,
tutto scorre, tutto vola via, è un vivere passante.

Rimango a  guardare, osservare e respirare.
Quante volte ti fermi a respirare?

giovedì 13 febbraio 2014

Un soffio di vento



Un soffio di vento aprì la finestra
le parole volarono via

oltrepassarono l'orizzonte
sorvolarono il mare
nel cielo azzurro insieme alle nuvole
ascoltarono i racconti delle onde
e si  rifugiarono nella tua vita.

Io come le mie parole
non smetterei mai di volare
se potessi raggiungerti,
oggi come ieri,
domani come per sempre.


mercoledì 12 febbraio 2014

Vieni

Vieni,
siediti vicino,
lasciati guidare dalla mia mano,
senti il battito del mio cuore
è la voce della nostra anima
una, 
sola,
racconta tutto l’amore
che ci appartiene.


martedì 11 febbraio 2014

Sulla mia roccia

Ho dormito sogni tormentati,
per svegliarmi nudo mentre correvo.
Ho percorso strade affollate
per piangere di solitudine

Ho navigato onde tempestose
per ritrovare un pensiero intimo.
Ho camminato sulle nuvole
sognando l’infinito.

Ho attraversato le favole,
per cadere nell’egoismo
Ho bevuto lunghi  sorsi
fino a camminare all’indietro.

Ho vissuto in mille posti
cercando l’invisibile,
ho trovato il mio posto ma non il mio sogno

Ho visto volare il tempo  sul mio viso
mentre guardavo l’orizzonte
che rifletteva la mia anima errante.

Oggi sono qui seduto sulla tua roccia,
che ascolto i sussurri del vento,
mentre il sole scalda le mie mani,
ed il profumo di essenze sopisce le mie ansie



domenica 9 febbraio 2014

Venere

















Il mito ti vide nascere dalle onde
noi ti osserviamo risplendere ad Ovest,
un brillante ricamato sul velluto celeste
in queste serate fredde e terse
verso il finire dell’anno.
Venere,
al  tramonto il cielo t’appartiene
testimone di bellezza compagna della pallida signora
che seppur piena ti cede il passo.
Solo il tempo d’illuminare  il cammino verso casa
poi  nel buio spegni il tuo fulgore,
ci consola il saper del tuo ritorno nel domani.

Ricolmi di tanto splendore
distendiamo placidi e grati lo spirito
verso l’altra parte del creato.

venerdì 7 febbraio 2014

Nel paese dei murales

A volte,
mi piace
sbriciolare le parole
e lasciare che le vocali
con le consonanti danzino nel vento,
a formare nuove cantilene,
sospiri e sussurri.
Esse planano sulla strada
smorzati dalla pioggia come foglie bagnate,
sentimenti strappati, disordinati,
ammucchiate come parole spezzate.
Falsi specchi ricoprono la strada
il passo ci illude
di camminare sulle nuvole.
Non posso calpestare le stelle,
non oggi che il cielo si copre dal freddo con un manto bigio.
Il vento distende i fili dei sogni 
e la musica ingoia il silenzio.
Tutto concilia con un tempo,
atipico poco invernale,
in questo scorcio di terra,
avvolta dalla soffice nebbia.
Le lettere si ricompongono in tempo
per formar parole, discorsi diversi
e salutano piacevolmente il paese dei  murales.

giovedì 6 febbraio 2014

Camminare verso te

Ho letto fiumi di parole,
ho visto pagine di storie
ho ascoltato i racconti del vento
ho toccato i sussurri nei versi
ho pensato  un punto verso l’orizzonte
ho camminato con le parole in tasca
ho saltato un fosso per volare verso le nuvole
ho vissuto cercando qualcosa

e non sapevo di averlo già con me

martedì 4 febbraio 2014

Ho bisogno di te

Ho bisogno
di vederti,
di sentirti,
di toccarti.

Ho bisogno
di sapere che
quando allungo la mano
Tu,
mi stavi già
aspettando.

lunedì 3 febbraio 2014

Perso d'amore

Baciami, ora che ci sei.

Strappami il cuore, prendilo che già ti appartiene. 
Il sangue non scorre, quello è già in te.

I miei occhi sono già nel tuo sguardo.
Il mio fiato è nel tuo respiro.

Le mie orme sono dietro i tuoi passi.
Sfiorami dolcezza, sentiamoci.

Sarò la tua ombra nel giorno,
sarò il tuo sogno nella notte,
sarò il silenzio nelle tue parole,
perderò l’ultimo sorriso nel solco delle tue labbra,
ritroverò la mia carne sazia e inutile.

Ora che tutto ti appartiene
lascia che la mia anima ti raggiunga.

Allunga la mano,
bevimi in un sorso.

domenica 2 febbraio 2014

La nebbia

Nello scorrere del tempo sali lenta, diafana,
soffice alito della terra, il freddo ti accompagna
mentre invadi gli angoli delle vie, e
rendi anonima  anche la strada amica,
nascondi la profondità e annulli ogni differenza.

Con te le figure si mascherano di morbidi contorni, 
le luci si allungano di aloni ingialliti,
suoni  dispersi  s’attutiscono.  

Ci sono stati tempi in cui eri familiare, quotidiana,
fastidioso disturbo visivo, un muro spesso dilatato nel tempo
adesso invece vieni a farci visita di rado.

Oggi non sei sorpresa,
tanti ti prevedono e nessuno ti cerca, 
molti ti accettano come ricordo dei tempi passati,
quel tempo che nessuno lascia andare, legato ai fili dei ricordi.

Mentre il meriggio lascia la scena alle ombre serali
cala mestamente il mantello del silenzio,
per il tempo della malinconia.

Qualcuno ti chiama brume, fog, oppure nebel,
vicino a noi ti conoscono come fümera,
io da bambino ti chiamavo nigghia,  adesso …

posso chiamarti scighera.

sabato 1 febbraio 2014

Il fischio del vento

Ho ascoltato il rombo del tuono dal tuo cuore
ho sentito il fischio del vento sulle tue labbra

ho visto il sole sorgere nei tuoi occhi
ho toccato le tue mani come le foglie dell’autunno

ho accarezzato il tuo volto con le ali del desiderio
ho planato tra le tue braccia per nutrirmi d’amore

mentre l’istante fugge nell’infinito dell’amplesso
lontano nel mondo dolce del nostro caldo nido