Guardo le vostre fotografie
racconti di storie disperse
nei campi ricoperti d’erba
la memoria ritorna tra noi
rende fertile il terreno della società
la celebrazione feconda il seme nelle verdi generazioni.
S’innalza l’Inno e la mano trattiene il cuore
risplende il ceppo tra corone d’alloro
fasce tricolori
sussurrano nei fischi del vento
mentre si spengono i fugaci discorsi di un solo giorno.
Si dispiegano altre foto ingiallite
biciclette con la borsa sulla schiena
portatrice di preziosi messaggi vicino al cuore.
Una nuova missione, nome di battaglia “Laila”
con fulgido sorriso da staffetta fino alla montagna
poi al comando della
brigata “sei quello che vali”
dicevi, nessuna
distinzione di genere.
Raccontaci ancora Laila di quella storia
dove l’ideale nutriva i cuori della Patria.
Cantaci ancora Bella Ciao
cantaci ancora l’inno per la nostra libertà!