Arriva… improvvisa la malinconia
una fredda folata chiude il sipario
mentre si aprono le valige
Eppure le cicale invisibili
cantano ancora sull’albero.
Ho colto i primi fichi dagli strappi
bianchi sulla verde camicia e gustai
il dolce liquore ch’essuda dal seno.
La terra declina verso il mare
gli ulivi pennellano d'argento il pendio
e il finocchietto oscilla al venticello.
All’orizzonte lo Stromboli
racconta ad Eolo favole di fumo
e le sorelle ascoltano distese
serenamente sulle placide acque
Seduto sul terrazzo colgo l’epilogo
compongo un quadro dentro me
tutta la natura mi trattiene
tessendo tele di memoria
ma altrove m’attende l’alveo ove scorre
la mia quotidianità.