lunedì 31 agosto 2015

Le cicale invisibili

Arriva… improvvisa la malinconia
una fredda folata chiude il sipario
mentre si aprono le valige
Eppure le cicale invisibili
cantano ancora sull’albero.
Ho colto i primi fichi dagli strappi
bianchi sulla verde camicia e gustai
il dolce liquore ch’essuda dal seno.
La terra declina verso il mare
gli ulivi pennellano d'argento il pendio
e il finocchietto oscilla al venticello.
All’orizzonte lo Stromboli
racconta ad Eolo favole di fumo
e le sorelle ascoltano distese
serenamente sulle placide acque
Seduto sul terrazzo colgo l’epilogo
compongo un quadro dentro me
tutta la natura mi trattiene
tessendo tele di memoria
ma altrove m’attende l’alveo ove scorre
la mia quotidianità.

4 commenti:

  1. La malinconia di ogni fine estate, di ogni fine vacanza. Ma resta sempre comunque la voglia di rientrare nei binari della normalità. Bellissima l’immagine dei fichi.

    Buona giornata

    Daniele

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    1. il rientro è pur sempre necessario ma rimane un esercizio difficile. I fichi sono frutti straordinari!
      Buona giornata

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  2. Un canto alla natura, intriso di un richiamo alla quotidianità che è la prassi di ogni tempo vacanziero: c'è una partenza e c'è un ritorno...e stranamente l'attesa è uguale...perché il profumo di casa ci accoglie sempre, pur con la malinconia inevitabile dei giorni più spensierati!!!
    Ninnj Di Stefano Busà

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    1. cara Ninnj, sono felice di trovare la tua buona accoglienza per queste mie espressioni dell'animo, un esercizio necessario per rendere meno doloroso il rientro alla quotidianità.
      Buona giornata
      Affettuosamente
      Francesco

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