lunedì 31 agosto 2015

Le cicale invisibili

Arriva… improvvisa la malinconia
una fredda folata chiude il sipario
mentre si aprono le valige
Eppure le cicale invisibili
cantano ancora sull’albero.
Ho colto i primi fichi dagli strappi
bianchi sulla verde camicia e gustai
il dolce liquore ch’essuda dal seno.
La terra declina verso il mare
gli ulivi pennellano d'argento il pendio
e il finocchietto oscilla al venticello.
All’orizzonte lo Stromboli
racconta ad Eolo favole di fumo
e le sorelle ascoltano distese
serenamente sulle placide acque
Seduto sul terrazzo colgo l’epilogo
compongo un quadro dentro me
tutta la natura mi trattiene
tessendo tele di memoria
ma altrove m’attende l’alveo ove scorre
la mia quotidianità.

martedì 25 agosto 2015

Invisibili carezze


C’è un uomo sulla riva senza un senso,
conta le onde e misura il vento
assapora la salsedine,
per quanto la luce gli sfiora appena
lo sguardo. Appare alla ricerca
di un dubbio e non resiste ad immergersi
nel liquido marino che seduce
accoglie e riempie il corpo di piacere.

Dalle onde esce con un senso in più
s’avvia ad incontrare il suo angelo
familiare, insieme si raccontano,
si leggono di invisibili carezze
con quel senso in più della vita

che manca intorno a loro.

sabato 22 agosto 2015

Terra du cori


Colori d’estate
profumi di terra
armonie di sapori
si intrecciano con
calde accoglienze
e tanti sorrisi
“Terra di ventu e di suli
Terra di mari e di piaciri
Terra d’amuri e di sapuri"
Terra du cori! 

mercoledì 19 agosto 2015

All'ombra dei pioppi


dedicata a Federico Garcia Lorca
Se fiorissero le tue parole
sarebbero rose rosse
a disperdere ancora i petali
vermigli nel giardino che accolse
gli ultimi fremiti vitali
silenziati dai miserabili fucili
Canta incessantemente la fonte
all’ombra dei pioppi, i cui rami
sospinti dal vento accarezzano
i fertili prati seminati
dei tuoi versi di fuego poetico.
La tua vergine ispirazione
supera il ritmo del tempo
non impallidiscono i tuoi colori,
nè i fiori, né l’azzurro del cielo
nè tace la lira dei tuoi sogni
Le stelle s’infilano a corona
suonando alla luna l’irresistibile
musica dell’immortale amore

lunedì 17 agosto 2015

Lo scoglio del Leone


Macchie di verdi cespugli di mirto
profumano il pendio tra dorate spighe
di giunchi. L’assolo delle cicale
s’accompagna al vocio dei bagnanti
che pullulano la baia, la risacca
si stende su letto di madreperla
rilasciando aliti di salsedine.
Lì dove la terra finisce inizia il mare
sorniona la roccia erosa dal vento
ha il profilo orgoglioso d’un Leone
Al crepuscolo rameico del tramonto
il sole avvampa la scogliera.
L’incantevole momento svanisce
nel volo parabolico di garrule
rondinelle. Saziati raccogliamo
i nostri corpi avviandoci al ritorno
quando le stelle della sera
conquistano la scena

venerdì 7 agosto 2015

La nduja di Spilinga





La tradizione popolare
amalgamò con sapienti mani
i frutti della terra di Spilinga.
Pochi ingredienti, semplici avanzi
insaporiti di spezie e povertà.
Appesa tra aromatiche nuvole di fumo
matura il suo sapore unico.

Ieri povero recupero, oggi regina dei salumi
Da prodotto locale a sapore mondiale,
gustoso testimone della calabresità.

Orba morbida dal rosso cuore
che ogni tavola profumi
magma spalmato su pane accogliente,
la mollica permeata dal rossore
ne arrotonda il suo gusto piccante.
Ad ogni assaggio amplessi gustosi
conquistano i sensi

La nduja tramonta rotonda
nei nostri banchetti
con forza tellurica delizia i palati
portando festa tra le genti