martedì 2 giugno 2015

Messina


Messina è oltre l’orizzonte
in quel tratto di mare stretto
dove combattono Scilla e Cariddi,
lì trovano respiro i miei ricordi

Ritornano con l’odore dei tigli,
alberi sparsi nei viali, nel corso
in ogni angolo, fiorivano proprio
nei giorni festosi della Lettera

Ho consumato molte scarpe sulle
strade, raccogliendo ogni tipo
d’emozione, ho in me tanti legami,
la voce della tua gente,le chiese
i palazzi, le piazze e i tuoi viali 
il porto con i traghetti e altre navi.

La statua della Madonna domina
il porto e accoglie benedicendoli
i viaggiatori. Di fronte Nettuno
sorge calmo dalle acque, con potenza
incatena i mostri come avversità

D'ovunque si vedeva e sentiva
il mare ed anche il gallo cantare.
Guarderò ancora il campanile mentre
rientro nella mia stanza dei ricordi

Adesso sento tutto da lontano
e forse le strade sono cambiate
ma le tue foto sono custodite
nella mente pronte ancora a vivere

4 commenti:

  1. Leggendo i tuoi versi, mi sento come ci fossi io, pur non avendo mai visitato Messina. E' molto interessante la mescolanza della cultura antica grecoromana (Nettuno, Scilla e Cariddi) e quella cristiana piu' recente (la Madonna), C'e' dunque scritta nel tuo poema tutta la storia della citta'.

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    1. Grazie Paul, per me Messina è una città speciale. Una città distrutta più volte dai terremoti e tsunami, e ricostruita sempre con attenzione.
      Un caro saluto
      Francesco

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  2. Bella, se ne percepisce il profumo del ricordo... Ciao Stefania

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    1. Grazie, sempre gentile e generosa.
      Un caro saluto
      Francesco

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