Messina è oltre l’orizzonte
in quel tratto di mare stretto
dove combattono Scilla e Cariddi,
lì trovano respiro i miei ricordi
Ritornano con l’odore dei tigli,
alberi sparsi nei viali, nel
corso
in ogni angolo, fiorivano proprio
nei giorni festosi della Lettera
Ho consumato molte scarpe sulle
strade, raccogliendo ogni tipo
d’emozione, ho in me tanti
legami,
la voce della tua gente,le chiese
i palazzi, le piazze e i tuoi
viali
il porto con i traghetti e altre
navi.
La statua della Madonna domina
il porto e accoglie benedicendoli
i viaggiatori. Di fronte Nettuno
sorge calmo dalle acque, con
potenza
incatena i mostri come avversità
D'ovunque si vedeva e sentiva
il mare ed anche il gallo
cantare.
Guarderò ancora il campanile
mentre
rientro nella mia stanza dei
ricordi
Adesso sento tutto da lontano
e forse le strade sono cambiate
ma le tue foto sono custodite
nella mente pronte ancora a
vivere
Leggendo i tuoi versi, mi sento come ci fossi io, pur non avendo mai visitato Messina. E' molto interessante la mescolanza della cultura antica grecoromana (Nettuno, Scilla e Cariddi) e quella cristiana piu' recente (la Madonna), C'e' dunque scritta nel tuo poema tutta la storia della citta'.
RispondiEliminaGrazie Paul, per me Messina è una città speciale. Una città distrutta più volte dai terremoti e tsunami, e ricostruita sempre con attenzione.
EliminaUn caro saluto
Francesco
Bella, se ne percepisce il profumo del ricordo... Ciao Stefania
RispondiEliminaGrazie, sempre gentile e generosa.
EliminaUn caro saluto
Francesco