venerdì 15 aprile 2016

E' terribile

È terribile il mese d’aprile,
non fai in tempo a gioire
degli abbondanti fiori dei ciliegi
che già esplodono le pergole
dei glicini nel sonnolento cortile.
Un fluire inarrestabile di fragranze
di gradevoli effluvi
di intensità odorose
e inebrianti piaceri.
Diventano presagio febbrile
per la bellezza palpitante
delle colorate siepi dei lillà.
Avanza la stagione sfiorisce
lo splendore dei gialli campi di colza
pullulanti di fragorose api.
L’orzo puerile in invisibili file
agita allo zefiro le foglie sottili
apre gli spazi ai fremiti dei rossi papaveri
labbra vaganti tumide di fertili fanciulle
accoglienti la nutriente pioggerella
generoso dono dell’aria azzurra.
Oh Aprile
la natura mi rende a te servile
Ti prego siì gentile rallenta il passo
non andare via!

4 commenti:

  1. Un meraviglioso inno ad aprile, ai suoi tepori, ai suoi colori, ai suoi profumi, una sorta di "nostalgia del presente", rivisitazione del celebre "Aprile è il mese più crudele" di Eliot.

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    1. Ci sono splendide poesie su Aprile, quella di TS Eliot è una delle tante, ricordo con molto piacere anche Simile di Paolo Volponi etc. La poesia più bella in assoluto è quella che si scrive ogni istante ed ogni giorno sotto i nostri occhi, ed è un enorme piacere soffermarsi e bearsi di tanta meraviglia.
      Grazie Daniele per il tuo commento e l'accostamento irriverente del mio verso al grande Eliot.
      Buona primavera

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  2. Molto bella, come le altre che ho letto del resto. Aprile ispira sentimenti spesso contrastanti. Ecco cosa ha suggerito a me guardandomi intorno nel nostro mondo di oggi. Spero non ti dispiaccia questo confronto.
    Dissonanze d'aprile
    A presto, qui di sicuro. :-)
    Primula

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    1. Grazie Primula, e benvenuta in questo spazio sospeso. E' molto interessante leggere voci così polarizzate dalla realtà.
      Un caro saluto
      Francesco

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