Sull’avamposto petreo
si erge la Torre Marrana
tra gli ulivi d’argento e la brughiera
dove i giunchi agitano le spighe
le ginestre evocano la primavera
e la fiumara scroscia nel fondo valle
Punto d’avvistamento
che tiene in prigione il vento
tra strati di pietre e di storie
Alta domina l’orizzonte
nei riflessi del sole
sull’azzurro panno di seta
il mare si sposa con il cielo
e Stromboli eterno testimone
soffia vento e nuvole.
Allora, si scorgevano lontani velieri
avvistamenti minacciosi di saraceni
s’allertavano con fuochi e tamburelli
ad avvisare le genti e le torri vicine
ora una pianta di cappero
verdeggia il muro
nell’abbraccio parabolico delle rondini
Una cartolina sensoriale - ed è quello che la poesia aggiunge alla fotografia. Sembra di essere lì.
RispondiEliminaBuona giornata.
Daniele
Grazie Daniele
EliminaUna bella descrizione che rende attuale un simbolo abbandonato.
RispondiEliminagrazie Marcello per la lettura e il commento
EliminaBuona serata