Tra i tuoi denti si sgretola la spiga e
i chicchi di grano liberi dall’ultimo tegumento
rotolano nella pancia.
Ecco la mietitrebbia
che macina il campo dorato per farne paglia
e nell’aria libera nuvole di pula e di polvere
tagliate dal volo di
impavide rondinelle
che al pasto si sono incontrate.
Un profumo di grano trebbiato,
fragranze di memorie arrivano su navicelle del tempo
portate da molecole invisibili
che attivano sinapsi per ricordi lontani
Flash improvvisi ti centrifugano nel tempo
di quando le stoppie t’insidiavano i calcagni
e correvi nella notte
ascoltando il frinire delle cicale e l’eco delle radio
e l’urlo del goal invase le tenebre
scolpito nella memoria come le mani allegre del Presidente
quella notte che divenne mundial
e i sacchi di grano aspettavano l’indomani
Nessun commento:
Posta un commento