all’angolo della
strada
appollaiato nella sua
leggerezza
un ramo d’ulivo gli
offriva sostegno.
Il pettirosso inconsueto
ospite di giardini e palazzi
per quanto lieta
fortuna fu vederti
grigio nel corpo ma
rosso sul cuore
macchiato in premio per
sensibilità.
Quante volte annunci
l’inverno
t’involi saltellando
nell’aria
raramente ti rivedo
nell’immenso piacere
allieti lo sguardo
un peccato non
sentire il tuo canto
son io che volo nella
fretta del giorno
e ad aspettar chissà
un altro incontro
Quanta veritiera delicatezza, in questi graditi versi, Francesco
RispondiEliminaGrazie, davvero
Un abbraccio
Mistral
è stato un istante, nel vederlo sul ramo e m'innamorai del piccolo pettirosso
Eliminaricambio l'abbraccio
Francesco
Molto bello. Il canto dello pettirosso é il canto d'inverno.
RispondiEliminanice to see you on this page, il canto del pettirosso rompe il silenzio non ancora invernale.
EliminaThanks for the comment
Francesco
RispondiEliminaAnche quando il gelo ruvida la terra
e screpola il labbro,
anche quando il vento arrossa gote anziane
anche quando le foglie s’accendono di vari gialli
negli angoli delle fasce
e tutto sembra morire, dentro,
c’è un pettirosso!!
I cupi pensieri, i sogni dell’animo
sono occhieggiati dal pettirosso.
Quel becchettare a saltello
spigola via i grani rugginosi
d’involti pensieri
e ti invita al saluto.
Ciao piccolo pettirosso
Ti guardo sul bordo del fosso
e non posso trattenere un sorriso.
Informa
molto bella, grazie per averla inserita nel commento
EliminaFrancesco