venerdì 31 ottobre 2014

Al tramonto

Un tramonto cangiante
avvolge l’orizzonte all’osservatore
si  sente la frescura del maturo autunno
l’arato ha lasciato aperto il solco

e il profumo di terra fertile
si spande dal bosco sul sentiero
che accarezza la campagna
Una brezza che suona lieta tra le foglie

caduche sorelle
sospinte ed ancor sospese nel tardar
l’ineludibile caduta
Ed è assorto l’animo nel viraggio

cromatico dell’ora serale
quando il pensiero
s’attarda negli ultimi passi
prima del canto della civetta

lunedì 27 ottobre 2014

14esima dello stipendio

Quando ti lasciai fù a malincuore
dissero è una giusta causa,
dovevi svolgere un compito di salvataggio
se son qui ad aspettare il tuo ritorno forse hai funzionato!

Mah,  di questo non ne sono certo.

Adesso mi manchi tanto
mi mancano le tue cifre tonde
mi manca il tuo essere venale
mi manca il tuo apparire nel mezzo dell’anno
le tue cifre sono ormai sparite  insieme al sorriso.

Ti ho vista seduta ad un bar del corso
bevevi in compagnia della Serenità
che tristezza vedervi insieme a ridere non curanti,
senza la Vergogna, lei non era invitata
d’altronde era una causa giusta.

Un contributo che un lavoratore
con coscienza non può non pagare
perché c’è la crisi,
c’è la stagnazione.
Non capisci che sei un privilegiato perché lavori,
allora devi difenderlo pagando anche tu.

Così per evitare di far fallir l’azienda
lentamente fallisce il lavoratore,
fallisce un futuro,
lentamente fallisce un sogno,
semplicemente aspettando l’alba

giovedì 23 ottobre 2014

Terra Madre

Ed io dovrei partire
e lasciare questo angolo di cielo!
Salutare quel mare che sfuma all'orizzonte,

i tramonti che colorano lo Stromboli,
i profumi della terra bruciata dal sole,
le essenze selvagge ed abbondanti,
i lieti canti delle rondini e delle tortorelle.

I miei sensi soffriranno l'assenza.
Poiché il mio cuore vincere 
non potrà la nostalgia che nascerà


domenica 19 ottobre 2014

Soffiava il tempo

Ed io arrivai lì
dove mi stavi aspettando
non ci volle molto per
rapire il mio sguardo,

la complicità emozionale fluiva
sospesa tra di noi
ed per ogni pensiero raccontato
erano assonanze d’intesa
superfluo spiegare quello
che il cuore aveva già capito,

intorno soffiava il tempo
incauto a svegliare il sole
dove le nuvole erano
l’ultimo velo sulla nostra anima nuda

martedì 14 ottobre 2014

Ancora un'altra alluvione

Lo scroscio arriva forte ed improvviso
travolge ciò che non trattiene
i torrenti esondano nelle strade
e invadono negozi, cantine
e lasciano fango, detriti
tanta rabbia e troppa tristezza.

La natura da cinica sovrana
si riprende il suo ambiente
deturpato dal cemento.

Territorio malato dal cancro speculativo
svenduto dalla politica a far cassa
concesso per l’ennesimo  tempio del consumo
non più coltivato ma cementificato
non più fertile ma sterile.

E torna ancora acqua
la pioggia intensa
fende l'aria e oscura il cielo
lava, scava e poi frana

allaga e rovina
poi compare sui muri e
sulle tute giovani di fango
braccia e sorrisi volontari per aiutare

mentre sotto i riflettori sfila l’inutile
responsabilità dello scarica barili
dei soliti politicanti servili

domenica 12 ottobre 2014

Incontro poietico

Camminare per vie inconsuete
tra le foglie ingiallite ormai cadute
il pallido selciato
acquista nuovi colori
spogliati all'autunno
avvolti nel tenue velo della nebbia
che sfuma nella scia di un tram

l’attesa svaniva sui volti dei passanti
dietro il vetro sorridi
e nell'incontro ci raccontiamo
e con interesse  ascoltiamo

seduti al bar le parole
scorrono fuori dal tempo
nella risonanza dei pensieri
che plasmano il viso
ed infervorano le menti
ad illuminare il nostro sguardo poietico.

All’uscita tenui raggi
inclini scendevano lunghi
chiudendo le parentesi
dell’incontro
in un discorso appena cominciato

venerdì 10 ottobre 2014

Foglie accartocciate

Foglie accartocciate

trattengono la luce dell'estate

e gli ultimi sorrisi del sole

prima di cadere 

al soffio dell'autunno

e fermentare nell'inverno

per nutrire ancora

la nuova primavera

lunedì 6 ottobre 2014

Haiku della resina

Haiku

Resina essuda
dal tronco della vita
in dolce poesia

Progenitrice
fossile di lucida
ambra preziosa

lacrime vive
con intenso profumo
gocce di luce

mercoledì 1 ottobre 2014

Un giorno senza cielo

Un giorno senza il cielo
arriva come l'autunno
nel primo dì del mese
e le ultime rose perlate di rugiada

affondano nel silenzio
nel profumo del giardino
colorano quell’angolo grigio
come macchie sullo specchio del destino

che pallide si siedono sul vuoto di una sedia
Neppure un canto d’uccelli
solo le campane s’odono
che a cerchi concentrici

ondulano l’etere
portando l’annuncio del tempo
Il tremolio delle pallide luci
destano memorie

sopite nell’anima
di quel bimbo che iniziava
il cammino verso la scuola
lontano da qui

laddove brillava caldo il sole
e l’aria era gravida di profumi
di mosto e di terreno appena arato

ed ora…
ora in quei solchi può
germogliare memoria.