Un giorno senza il cielo
arriva come l'autunno
nel primo dì del mese
e le ultime rose perlate di rugiada
affondano nel silenzio
nel profumo del giardino
colorano quell’angolo grigio
come macchie sullo specchio del destino
che pallide si siedono sul vuoto di una sedia
Neppure un canto d’uccelli
solo le campane s’odono
che a cerchi concentrici
ondulano l’etere
portando l’annuncio del tempo
Il tremolio delle pallide luci
destano memorie
sopite nell’anima
di quel bimbo che iniziava
il cammino verso la scuola
lontano da qui
laddove brillava caldo il sole
e l’aria era gravida di profumi
di mosto e di terreno appena arato
ed ora…
ora in quei solchi può
germogliare memoria.
Il tempo passa, cambiano gli scenari e i sentimenti
RispondiEliminaMa la memoria dei bei giorni, resta, incisa per sempre nel cuore fanciullo
Molto bella, complimenti
Un sorriso da Mistral
grazie, la tua visita e il tuo commento mi riempiono di gioia
EliminaFrancesco