Sorpresa mi colse quando
lessi le tue parole,
ritrovarsi non mi fu
abbastanza
a divinare il breve tempo
concesso.
Cercarti fu come
inseguire l’indimenticabile,
quello che alberga silente
nella memoria,
affiorato non per caso,
apparenti coincidenze
per un saluto quello
inaspettato,
l'addio, sulla fine del tuo
volo
arrivata troppo presto.
Adesso chissà dove sei
amico mio.
Quello che ritrovo dentro
me
sono ricordevoli moti di
simpatia
quel qualcosa che mi hai
lasciato,
insieme all’ironia e all’ottimismo
disegnato sul tuo viso.
Disperso nel ricordo
vago in mezzo allo
stretto per quelle vie
profumate dal mare
dove camminavamo con
passi inutili
leggendo il futuro nel
volo dei gabbiani
Ancora due passi nella
tua città
mi donavi disponibilità
oltre quello spazio pieno
d’amicizia,
ormai vuoto e non più
colmabile.
A volte, il tuo spirito
ritorna
a sussurrarmi l’eco del
ricordo
depositato
dentro me
Nessun commento:
Posta un commento