Nell'ozio riscopro
l'arte del mestiere
più semplice,
quello di pensare,
per capire che nel
futuro abbiamo bisogno
di creatori , maestri,
artigiani, contadini,
di mani ruvide di
calli
che sanno tramutare l’idea
in oggetti
di produrre beni
primari, necessari.
Frutto di lavoro,
quel lavoro atavico
quel lavoro che ci
dona tempo,
quel lavoro che non
conosce crisi
quel lavoro che ci dà
bellezza, che dona bellezza al paesaggio
Nell'ozio riscopro
quanto sono lontano
da quell’idea di lavoro
quanto sono lisce le
mie mani
e quanto oramai sono schiavo di questo
mondo
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