Il fruscio
dei passi in armonia
con il
fremere delle ultime foglie
accompagniano
i pensieri
lo sguardo
verso l’alto e il cuore in viaggio
Rami canuti si
flettono come mani che solleticano,
scavano tra
le nuvole alla ricerca del sorriso,
lasciano le
foglie nel volteggio verso il suolo
pennellate
di sfumature uniche
incrociano i
raggi e destano l’attenzione
I tronchi si
susseguono
il manto
verde ai loro piedi avanza e risale,
famiglie con
cappelli di ogni misura
si
affacciano nel fogliame inerme.
Orecchie
deformi posticcie
nuove vite
di tronchi trapassati
in ascolto
dei rari cinguettii
L’odore del
fermento si diffonde
caratterizza
il luogo nella stagione
triste delle
cadute, del trapasso,
nel ritorno
al ventre fertile.
Frammenti di
cielo riflesso caduti per strada,
ciuffi verdi
da cornice ne indicano il transito
a lato il
nuovo già cresce in file
piccoli pennacchi
verdi portano perle di cristallo
scrigni di luce iridea
Il passo si
affretta le ombre scendono veloci
fotogrammi
sul finire del giorno
diffuse
tonalità giallo- arancione
accompagnano
il ritorno
Le stagioni sono madri e figlie,
RispondiEliminagli uomini immaturi come frutti invece
foglie troppo fragili
per non aver paura di cadere
da incompiuti sempre.
un ciclo della vita vegetale,
RispondiEliminaun rinascere continuo,
da certezza al futuro