Il mare,
l’altra metà del cielo azzurro.
Onde come nuvole si susseguono in modo perpetuo,
a volte cavalloni impetuosi
altre volte placidi mormorii.
Il vento spesso le usa donandogli impeto
la luna invece ignara ne regola le maree.
Sassi, conchiglie e sabbia inermi sulla riva ne accolgono la
forza,
o le dolci carezze
spumeggianti.
I sassi siano essi grandi o piccoli
rotolano narrando gesta eroiche
di semplici marinai malinconici.
Quante storie hanno ascoltato
e quanti passi hanno accolto.
A volte accoglienti verso portatori di civiltà,
altre volte solo freddo giaciglio di inermi corpi,
giunti troppo tardi,
quando ormai la vita aveva smesso di viaggiare
e l’urlo del loro dolore annegato con la speranza.
Sassi, conchiglie e sabbia sulla riva,
testimoni e custodi di storie di partenze e di arrivi,
varco d’accoglienza per barche e popoli migranti,
in un paese di migranti ormai immèmori.
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