Cercami tra le pagine di un libro,
guardami nel riflesso sul vetro
osservami nelle pozze d'acqua.
In quel cielo caduto
puoi trovare l'ultima nuvola
come velo sul mio sorriso.
Non posso più aspettare,
pensami quando sorseggi il caffè,
quello che lontano nel tempo
aspetta d'esser gustato,
e perdermi ancora una volta,
un'ultima volta
nel solco delle tue labbra.
Ho bisogno di perdermi
nella tua tempesta
tu fulmine del mio tuono
elettricità sentimentale.
Troviamo un angolo
vicino al greto del fiume tra le
canne
lasciamo che le acque fresche
plachino la nostra febbre
nel vivere il nostro amore
selvaggio.
Accoglimi per tutte le volte che sono venuto a cercarti, per la disumana preghiera di chi pace non trova.
RispondiEliminati aspetterò ogni volta che il temporale ritorna e la luce dei lampi illumineranno la tua strada verso me
EliminaPerdersi e ritrovare se stessi: sarà anche strano, ma più leggo e più vivo, non mi sembra che alla fine dei conti nessuno basti a se stesso. Anche il più presuntuoso egoista ha in fondo bisogno di un altro o di altri che assicurino la sua vanità. E' un movimento dialettico, ma ho l'impressione che la ragione, o l'individualità, non basti a nessuno. C'è, mi sembra, bisogno dii altro. E per molti di noi, io lo trovo un commovente sollievo, è spesso una donna, un affetto, un amore.
RispondiEliminaGrazie, Massimo :-)
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